lunedì 29 novembre 2010

April Yacht

Abbiamo intervistato Emanuele Pippione, amministratore delegato della società April Yacht, una società di diritto italiano creata su iniziativa della società Assurance France Plaisance ed April Group.

Cosa pensa dell'attuale situazione di mercato?

“Innanzitutto credo che dopo un periodo di confusione si stia ridisegnando la compagine dello yachting italiano. Il mio punto di vista è però che si debba necessariamente creare una cultura dell'andar per mare e una maggiore certezza nel diritto in special modo per i Super Yacht.”

Cosa vuol dire “cultura dell'andar per mare”?

“In primis, credo che l'educazione che ognuno di noi ha ricevuto dalla propria famiglia possa fare veramente la differenza nel vivere un bene comune e prezioso come il mare. Sorrido, sfogliando le riviste nautiche, che specialmente d'estate cercano di dare un minimo di cultura con foto di cosa non si debba fare! Dobbiamo crescere in tal senso, non si deve possedere nessuna patente per capire che non si può uscire a 30 nodi da una rada con tanti diportisti che si godo il bel sole o pranzano in famiglia! Eppure prendiamo atto che il nostro livello in Italia è questo!”

La certezza del diritto non le sembra un discorso fuori luogo? Il diportista vuole solo fare un bagno con la propria barca!

“No, le assicuro che molti comandanti di Super Yacht non conoscono tutte le varie normative alle quali si devono attenere per entrare nelle acque della Repubblica Italiana senza infrangere la legge.
Questa cosa porta come conseguenza che alcuni importanti navi hanno preferito altre località per trascorrere le vacanze o semplicemente per fare rifornimento. Credo che la non conoscenza della materia nautica, sia il comune denominatore di molte persone che invece hanno il potere nel dare le certezze necessarie a questi facoltosi diportisti per scegliere il bel paese.
Pensi solo all'indotto che crea una nave da diporto in una città come la mia Sanremo. Si può dire che una nave permette di vivere a 10 famiglie.”

Cosa proporrebbe?

“Bisogna evitare di fare la caccia alle streghe!
La maggior parte delle persone che ha acquistato un'imbarcazione l'ha fatto tramite un leasing e batte bandiera italiana: sono tutte persone che sono identificate dagli organismi di controllo. Credo sia inutile e controproducente, effettuare i controlli dai benzinai con interviste ad i singoli diportisti.
Credo che siano d'obbligo i controlli e meno male che ci sono, ma devono essere fatti con il buon senso e non per azioni spettacolari giusto per riscuotere l'attenzione momentanea, magari anche per ottenere un articolo sul giornale locale. Proporrei quindi un vademecum di 10 punti per i comandanti di Super Yacht, riassumendo cosa richiede la Repubblica Italiana per navigare nelle proprie acque, lo divulgherei il più possibile coinvolgendo anche i Ministeri preposti oltre che a rendere allettante dal punto di vista dei costi restare ormeggiati in Italia.”
Ormeggiare in Italia? Cosa cambia?

“Cambia la nostra economia! Consideri solo che uno Yacht dai 35 ad i 40 metri solo per fare il pieno spende circa 52000 euro, può ben immaginare quanto lavoro si creerebbe se si facesse una politica rivolta a questo tipo di clienti, riportando così l'Italia ai suoi vecchi splendori.”

C’è veramente un periodo di crisi? E Lei come lo affronta?

“Investo nel personale e nei nuovi uffici, abbiamo appena aperto a Port Canto (Cannes - Francia) un ufficio davanti alla banchina dei Super Yacht anche perchè il gruppo April mi ha nominato responsabile dello sviluppo commerciale del settore delle navi da diporto e credo che questa sia una bellissima vetrina affacciata sul porto con la cornice di una città di lusso come Cannes.”

Allora la crisi non c'è?!

“Si la crisi c'è e si vede camminando nei Saloni nautici: io ormai sono un «vecchietto» del settore e mi rendo subito conto di com' è l'andazzo. Le persone che hanno le possibilità ci sono e continuano a comprare, oggi però si sta affacciando sul mercato anche il cosidetto affarista che approfittando del periodo, desidera diventare armatore a prezzi più competitivi. Si spera solo che lo stesso non si metta a contrattare a ribasso su tutto.”

Crede che contrattare sia importante, evviva il libero mercato?

“Certo, volevo solo dire che il servizio e l'affidabilità si pagano e di certo non sono valori che si possano imparare sui libri di scuola. Questi valori devono essere dentro ciascuno di noi e far parte della propria personalità ecco perché ho deciso di fare il broker di assicurazione. Invito pertanto gli armatori piccoli o grandi, a contattarmi presso i miei uffici di Sanremo o Cannes: troveranno sicuramente una soluzione alle proprie esigenze assicurative.”

Per informazioni



April Yacht Broker di Assicurazione S.p.A.
Via del Castillo, 8 - 18038 Sanremo (IM)
Tel. 0184 590259 - Fax 0184 540175
www.aprilyacht.com - info@aprilyacht.com

Nessun commento:

Posta un commento