lunedì 20 agosto 2012

La costruzione di particolari nautici in materiale composito mediante tecnologia RTM

Oggi come non mai, risulta di fondamentale importanza produrre con elevati standard di qualità tenendoben presente l’efficienza produttiva.
Nella Nautica, è ormai ampiamente noto, si riescono a stampare le carene e le coperte – grazie all’infusione di resina sottovuoto – con ottimi livelli qualitativi ed ampi margini di risparmio (in termini di mano d’opera) per il cantiere costruttore.
Per il rilancio del settore, è ovvio, è indispensabile produrre barche belle e buone, ma è altrettanto fondamentale che l’azienda produttrice abbia il proprio margine, indispensabile e propedeutico alla crescita del cantiere stesso.
Una barca, tuttavia, sebbene si tenda ad identificarla semplicemente con la carena e il relativo ponte di coperta, è in realtà composta da decine di particolari di misura più o meno grande che la rendono unica, diversa dalle altre, completa. Basti pensare ad una consolle di guida, o piuttosto ad un roll-bar, un portellone o una seduta.
Sono tanti i particolari di ogni imbarcazione ed ognuno di essi richiede lavoro, tempo e dedizione.
Una barca con un brutto cruscotto o con delle sedute di guida malamente rifinite, non ‘buca lo schermò si potrebbe dire …ed è così che talvolta, sento chiedere a qualche armatore ( nel momento in cui solleva il cofano motori di un natante ) : “ …scusi, questo cofano non è gelcottato internamente ? “
…Ed hanno ragione: oggi i motonauti richiedono sempre il massimo, ed i cantieri si devono adeguare!  ...continua

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