Ogni armatore, o anche ogni semplice visitatore, che si sia trovato ad esplorare un cantiere nautico in tutti i suoi reparti e anfratti produttivi, avrà probabilmente chiesto all’ospite che lo accompagnava nell’interessante visita guidata: “Ma che cos’è questo strano odore?”.
L’ospite, quando non estremamente esperto in tematiche tecniche e/o di produzione (spesso sono i commerciali a scortare i visitatori nei reparti) risponde a queste domande in modo confuso, talvolta leggermente imbarazzato, abbozzando qualche singolare giustificazione verso l’odore non propriamente riconducibile a rose e ciclamini. Dunque “tecnicamente parlando”: che natura hanno quelle esalazioni che si avvertono nei reparti produttivi di un cantiere nautico? Di cosa si tratta? Esiste una risposta univoca e inconfutabile?
L’ospite, quando non estremamente esperto in tematiche tecniche e/o di produzione (spesso sono i commerciali a scortare i visitatori nei reparti) risponde a queste domande in modo confuso, talvolta leggermente imbarazzato, abbozzando qualche singolare giustificazione verso l’odore non propriamente riconducibile a rose e ciclamini. Dunque “tecnicamente parlando”: che natura hanno quelle esalazioni che si avvertono nei reparti produttivi di un cantiere nautico? Di cosa si tratta? Esiste una risposta univoca e inconfutabile?
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