“Ho iniziato con la passione dell’automobile, ho lavorato al Centro Stile Fiat dalla fine del 1970, poi con Pinifarina, per De Tomaso, dalle Moto Guzzi e Benelli sono arrivato a disegnare la Maserati Biturbo versioni 2/4 porte, nel frattempo ho iniziato la mia collaborazione con Cranchi”.
Erano i tempi in cui il talento valeva più di un titolo accademico, il periodo in cui il sapere era condiviso e dove le maestranze di bottega erano mentori e i capi d’azienda dei Pigmalione.