IN VIAGGIO SUI NAVIGLI 4° DISCESA IN BARCA DIMOSTRATIVA
FINALIZZATA AL RECUPERO TURISTICO DELL’IDROVIA
LOCARNO MILANO VENEZIA TRIESTE.
L’Associazione Motonautica Venezia e l’Associazione Amici dei Navigli presentano il programma
riassuntivo della 4° discesa in barca dimostrativa finalizzata al recupero turistico dell’Idrovia Locarno-Milano-Venezia-Trieste e per una “sostenibilità del turismo fluviale” con motori alimentati a gas .
Per questa edizione del 2009 dopo l’abbandono della manifestazione da parte del Cantiere Sessa Marine, per “profonda crisi del settore nautico” dopo il salone di Genova, saliremo grazie al main sponsor G.F.N. - GIBELLATO FORNITURE NAUTICHE su imbarcazioni Blu&Blu n.3 570c Gran Turismo più un 510c Gran Turismo , n.1 Conero Windy 500 ed n.1 Conero Drifting 600, tutti dotati di motori 4T G.F.N. Bi-Fuel Benzina-GPL, a parte il Drifting che installerà un
motore 4T 115Hp GFN Bi-Fuel Benzina-GPL.
Dal 13 al 26 Aprile le 6 imbarcazioni G.F.N. Blu&Blue + Conero e un’ unità navale del Servizio Navale della Guardia di Finanza di Venezia partiranno da Locarno, la città svizzera alleata fedele
dell’azione di recupero, e navigheranno il Lago Maggiore con sosta a Verbania per visitare Villa
Taranto. Superata la Conca della Miorina, inaugurata nel 2007 in presenza dell’Assessore ai
Trasporti della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, i natanti proseguiranno il viaggio lungo le
acque sub-lacuali del fiume Ticino. Il passaggio nel fiume tra i parchi del Ticino - piemontese e
lombardo - lungo la via progettata dai due Consorzi, è paesaggisticamente eccezionale, tanto si
è immersi nella natura fino alla diga di Porto della Torre, il cui progetto di costruzione della conca, a cura della Regione Piemonte, sarà presentato durante la tappa nel comune di Castelletto Ticino. Una tappa, quella di Castelletto, ghiotta perché dall’incontro tra Biscotti di Novara e i Baicoli veneziani nascerà un dolce originale.
Saltando le dighe di Panperduto e della Maddalena, le imbarcazioni percorreranno il primo tratto
del Canale Industriale fino a raggiungere il centro di Vizzola adiacente all’aeroporto intercontinentale di Malpensa. Nella zona Arrivi del Terminal 1 dell’aeroporto, sarà poi inaugurata la Mostra grafico-descrittiva delle bellezze naturali e artistiche presenti lungo l’Idrovia Locarno-Milano-Venezia che resterà allestita dal 15 Aprile al 30 Giugno.
Dal Canale Industriale si prosegue verso il Naviglio Grande, nel centro di Turbigo per posare l’ultima pietra a completamento del cantiere di valorizzazione delle rive del Naviglio, un’ inaugurazione anticipata delle opere realizzate dall’Amministrazione Comunale con il contributo della Regione Lombardia. Segue il tratto bellissimo e monumentale del Naviglio Grande fino a Castelletto di Abbiategrasso-Albairate, per una breve sosta in corrispondenza della deviazione del Naviglio di Bereguardo e della ripa Ticinello, ove ha sede la Casa del Custode delle Acque risalente al cinquecento e l’approdo realizzato di recente dalla Navigli Lombardi S.c.a.r.l. davanti al settecentesco Palazzo Stampa.
Da Abbiategrasso a Milano, dove il raid motonautico incontrerà le imbarcazioni storiche veneziane della Canottieri Bucintoro per un “abbraccio” navale tra passato e futuro.
Il Giorno seguente le imbarcazioni, a servizio del pubblico in occasione della Settimana della Cultura patrocinata dal Ministero dei Beni Culturali, condurranno i milanesi lungo il Naviglio di Pavia per attraversare le prime conche del pavese, la Conchetta e la Conca Fallata, ove sarà possibile visitare il canale di soccorso all’interno del quale A2A S.p.A. (la società nata dalla fusione tra AEM di Milano e ASM di Brescia) ha introdotto una turbina, nel rispetto delle preesistenze, per la produzione di energia da fonte rinnovabile.
Dal Naviglio di Pavia a Belleuropa, per visitare una grande trasformazione ambientale e di riuso
dell’acqua dei Navigli, che rappresenta un modello per la pianura irrigua milanese.
Da Belleuropa si torna al Ticino e al Po, fino al Porto di Piacenza con una navigazione fino a
Caorso.
Dopo aver superato lo sbarramento di Isola Serafini con alaggio imbarcazioni si approderà alla
Canottieri Baldesio e successivamente in Porto di Cremona, dopo aver concato.
Il giorno successivo si navigherà nel suggestivo tratto di navigazione dal Po fino a Polesine
Parmense, dove presso l’Antica Corte visiteremo le cantine di stagionatura del Culatello di
Zibello. Nel pomeriggio andremo a visitare a Motta Baluffi l’acquario dei pesci del Po, dove vedremo pesci ormai quasi scomparsi dal fiume e quelli “stranieri” che ormai hanno invaso le risanate acque del fiume Po, dopo l’entrata in funzione del depuratore san Rocco di Milano nel
2006.
Dal fiume Po si seguirà il percorso principale delle corti del Rinascimento Italiano, di forte interesse per l’importanza delle sue città capitali di ducato (Piacenza, Cremona, Parma, Mantova e Ferrara) che si affacciano sulla via d’acqua, lungo la Gustovia del Po come definito dalla Consulta per le province del Fiume Po. Il Delta con i suoi infiniti canali permette di scoprire la natura incontaminata, ricca di vegetazione, ma soprattutto di fauna acquatica, poiché il delta del Po è sotto il controllo dei due parchi: Parco Delta Po Emilia-Romagna e Parco Delta Po Veneto entrambi impegnati nella tutela del territorio, ma allo stesso tempo alla sua valorizzazione turistica. Un ringraziamento particolare ad Assonautica Ferrara che nella Città d’Este rende i nostri passaggi indimenticabili e che ci premiano per l’impegno profuso nell’opera di promozione a favore del “turismo fluviale sostenibile” Dal Delta Po il passaggio in laguna veneta è agevolato da una serie di canali commerciali che spaventano per la dimensione delle immense conche: Voltagrimana è la maggiore di queste sul Grande Fiume. Chioggia accoglie i naviganti che si immettono dal Delta in laguna Veneta e si giunge finalmente a Venezia, città d’acqua per eccellenza. E’ difficile non fermarsi a Venezia, ma il nostro viaggio prosegue sulla Litoranea Veneta e sui fiumi che hanno reso famoso il dominio di Venezia, repubblica marinara nell’alto Adriatico: Brenta, Sile, Piave, Livenza, Tagliamento ed infine l’Isonzo. Pordenone e Portogruaro (granaio di Venezia) erano facilmente raggiungibili senza uscire in mare e garantire approvvigionamenti alla Repubblica, senza temere l’assedio via mare, garantiti tramite il complesso sistema di canali e fiumi.
Occorre citare il passaggio attraverso le Lagune di Marano e di Grado, cosparse di isolotti e dominate dai casoni dei pescatori che oggi sono utilizzati prevalentemente per pesca-turismo e garantiscono la sopravvivenza delle tradizioni e le leggende lagunari, tramite i racconti dei vecchi pescatori.
Dopo un breve tragitto sul canale Isonzato e sulla foce dell’Isonzo giungendo nel golfo di Monfalcone ed a poche miglia di distanza si può ammirare il Castello di Miramare (sede AMP) e del porto di Trieste, arroccato sotto monte, nel vano tentativo di ripararsi dai gelidi venti di Bora che flagellano il golfo nel periodo invernale.
Il raid dimostrativo si concluderà in Piazza Unità d’Italia in pieno centro storico a Trieste, sbarcando in Piazza Unità d’Italia, dopo 820 km oppure poco più di 440 miglia marine.
Al ritorno, la sera stessa, festa di chiusura della manifestazione con cena in Bacino San Marco a bordo del Galeone pirata "Jolly Roger". Le barche della manifestazione "abborderanno" il galeone e quì, insieme a sponsor, amici e stampa, festeggeranno con noi la fine della 4^ edizione.
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